I film di fantascienza sono uno dei generi cinematografici più popolari, pellicole in cui spicca la presenza di elementi sia possibili che irreali. In genere l’ambientazione avviene in un contesto più o meno lontano nel futuro. Tipici esempi sono la scoperta di nuovi mondi, i lunghi viaggi interstellari, i primi contatti con nuove creature extraterrestri e catastrofi climatiche di dimensioni globali.

Film Fantascienza: primi cenni storici

Il cinema fantascientifico sin dagli esordi ha puntato molto sugli effetti speciali, trattando i temi di nuove forme di vita aliene, battaglie spaziali, mondi immaginari, con scene sempre più spettacolari grazie all’innovazione ed al perfezionamento della grafica computerizzata.

Con il trascorrere dei decenni il genere acquisisce una propria fisionomia e un crescente interesse di pubblico e critica. Ispirato generalmente alla letteratura, con diversi capolavori sviluppati sulla fantascienza scritta ed a cui viene data un’interpretazione soggettiva dai cineasti. Pellicole sempre più apprezzate a partire soprattutto dagli anni Ottanta, incontrastate regine al box office su scala globale.

La nascita del genere si fa risalire agli anni cinquanta negli Stati Uniti, anche se tra i primissimi film di fantascienza si segnalano diverse pellicole di inizio secolo, come “Viaggio nella Luna” del 1902 di Georges Méliès, considerato l’inventore dei primi effetti speciali.

Numerose altre furono le produzioni realizzate nella prima metà del secolo scorso, anche se in realtà più vicine ad una forma di genere “fantastico avventuroso”: Metropolis (1927) di Fritz Lang, Aelita di Jakov Aleksandrovič Protazanov, L’Atlantide (1921) di Jacques Feyder, Frankenstein (1931) di James Whale, Il dottor Jekyll (1931) di Rouben Mamoulian, La fine del mondo (1931) di Abel Gance, King Kong (1933) di Merian C. Cooper ed Ernest B. Schoedsack.

Film Fantascienza: anni ‘50-’60

Negli anni cinquanta ha inizio negli Stati Uniti la grande produzione di pellicole del genere fantascientifico.

In quel periodo un grande influsso culturale proviene dalla industria aerospaziale e dal repentino progresso, a cui fanno da contraltare le paure per la guerra fredda ed i primi avvistamenti di UFO.

Fra le pellicole che fanno breccia negli spettatori segnaliamo Ultimatum alla Terra (1951) di Robert Wise, La cosa da un altro mondo (1951) di Christian Nyby e Howard Hawks, La conquista dello spazio (1955) di Byron Haskin, Stazione spaziale K9 di Michail Karyukov e Aleksandr Kozyr, Quando i mondi si scontrano (1951) di Rudolph Maté, La guerra dei mondi (1953) di Byron Haskin.

Tocca poi al filone dei film alieni, alle prime minacce dallo spazio e all’arrivo di alcuni terrificanti mostri: Ho sposato un mostro venuto dallo Spazio (1958) di Gene Fowler Jr. , Ultimatum alla Terra (1955) di Joseph M. Newman, I figli dello spazio (1958) di Jack Arnold, La meteora infernale (1957) di John Sherwood, Fluido mortale (1958) di Irvin S. Yeaworth, Il mostro della laguna nera (1954) di Jack Arnold, Assalto alla Terra (1954) di Gordon Douglas, Godzilla (1954) di Ishiro Honda, Tarantola (1955) di Jack Arnold, Il mostro dei mari (1955) di Robert Gordon, L’assalto dei granchi giganti (1956) di Roger Corman.

Nel corso degli anni sessanta la fantascienza prosegue la sua crescita e si propone al pubblico con una serie di opere d’autore fra cui spiccano: L’uomo che visse nel futuro (1960) di George Pal, Il villaggio dei dannati di Wolf Rilla, La stirpe dei dannati (1963) di Anton Leader, L’invasione dei mostri verdi (1963) di Steve Sekely, L’astronave degli esseri perduti (1967) di Roy Ward Baker e Viaggio allucinante (1966) di Richard Fleischer, quest’ultimo vincitore dell’Oscar per gli effetti speciali.

Nel 1968 esce “Il pianeta delle scimmie” di Franklin Schaffner, tratto dall’omonimo romanzo di Pierre Boulle. Nel cast anche star del calibro di Charlton Heston, per una pellicola divenuta un classico del genere.

La vera svolta arriva però con “2001: Odissea nello spazio” (1968) di Stanley Kubrick, considerato il film di fantascienza per eccellenza, oltre che autentico capolavoro della storia del cinema, in cui il mondo futuro, il destino dell’umanità e i primi appassionanti effetti speciali conquistano definitivamente pubblico e critica.

Anni settanta e ottanta

Una delle opere simbolo del decennio è Arancia meccanica (1971) di Stanley Kubrick, in cui viene esposto uno scenario fantapolitico, caratterizzato da una crescente violenza giovanile derivante dai conflitti dell’epoca, come la guerra del Vietnam.

Un’altra pellicola di successo è “L’uomo che fuggì dal futuro” (1971) di George Lucas. Apprezzata anche “Il mondo dei robot” (1973) di Michael Crichton, in cui dei robot si ribellano e uccidono gli essere umani di un parco di divertimenti.

Nel 1977 si giunge alla definitiva affermazione del genere grazie a “Guerre stellari” di George Lucas e “Incontri ravvicinati del terzo tipo” di Steven Spielberg, film protagonisti di un successo commerciale mai raggiunto prima di allora.

Di questo periodo anche Star Trek (1979) di Robert Wise e Superman (1978) di Richard Donner, quest’ultimo il primo importante film di supereroi. Da segnalare, nel 1979, “Alien” di Ridley Scott, espressione del filone fanta-horror.

Negli anni ottanta la fantascienza prosegue la conquista del cinema commerciale con i successi di “Guerre stellari – L’Impero colpisce ancora” (1980) di Irvin Kershner e “Il ritorno dello Jedi”(1983) di Richard Marquand.

Trionfa anche il genere catastrofico, come testimoniato dai 100 milioni di spettatori americani che assistono alla prima in tv di “The Day After – Il giorno dopo”, pellicola del 1983 di Nicholas Meyer che racconta un attacco nucleare nel Kansas.

Particolarmente apprezzati anche i film in cui fantascienza e cinema d’azione violento la fanno da padrona: Fuga da New York (1981) di John Carpenter, Terminator (1984) di James Cameron, RoboCop (1987) di Paul Verhoeven e Predator (1987) di John McTiernan.

Tra i titoli capolavori del decennio, come dimenticare “E.T. l’extra-terrestre” (1982) di Steven Spielberg, il film di maggiore successo degli anni ottanta.

Negli anni novanta si moltiplicano gli effetti speciali grazie al ricorso a innovative tecnologie digitali. Fra i successi maggiori al botteghino “Jurassic Park” (1993) e “Il mondo perduto (1997)” di Steven Spielberg, “Independence Day” (1996) di Roland Emmerich, “Terminator 2 – Il giorno del giudizio” (1991) di James Cameron, “Matrix” (1999) dei fratelli Wachowski, “Batman – Il ritorno” (1992) di Tim Burton, “Godzilla” (1998) di Emmerich, “Il quinto elemento” (1997) di Luc Besson.

Anni 2000

Negli anni duemila la fantascienza diventa ancora più popolare al cinema, con diverse pellicole del genere che registrano un grande successo in sala, conquistando la fetta più importante degli incassi al Box Office.

Fra i titoli in evidenza senza dubbio Avatar (2009), un film girato in 3D e diretto da James Cameron, ancora oggi il più alto incasso nella storia del cinema.

Numerosi nel periodo sono anche i remake di celebri classici del passato come “Il pianeta delle scimmie” (2001) di Tim Burton, “La guerra dei mondi” (2005) di Steven Spielberg, “Io sono leggenda” (2007) di Francis Lawrence, “La cosa” (2011) di Matthijs van Heijningen Jr., “Batman Begins” (2005) di Christopher Nolan.

Grande riscontro di pubblico anche per il filone dei Supereroi, soprattutto tratti dai fumetti della Marvel Comics. Fra i più visti al cinema “X-Men” (2000) di Bryan Singer, “Spider-Man” (2002) di Sam Raimi, “Daredevil” (2003) di Mark Steven Johnsonm, “Hulk” (2003) di Ang Lee, “I Fantastici Quattro” (2005) di Tim Story, “Iron Man” (2008) di Jon Favreau,

Infine da segnalare “The Avengers” che nel 2011 diventa il film di maggior successo ispirato ai fumetti e nella top ten delle pellicole con più incassi al botteghino.

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